NVIDIA GeForce RTX 3060, il blocco per il mining è più complesso di quanto pensiate Computer by Spiderluca - 19 Febbraio 202122 Febbraio 20210 Nella giornata di ieri vi avevamo informato della mossa di NVIDIA pensata per limitare l’acquisto delle nuove GeForce RTX 3060 da parte dei miner, lasciando i videogiocatori, veri destinatari del prodotto, a bocca asciutta. Inizialmente, tramite un messaggio pubblicato sul blog ufficiale, la compagnia californiana aveva parlato di procedure per il rilevamento dell’uso di algoritmi per il mining della criptovaluta Ethereum implementate dei driver che avrebbero ridotto l’efficienza della scheda nei calcoli di circa il 50%, limitando l’hash rate. Molti si sono chiesti come funzionasse il sistema, oltre a pensare ad eventuali “scappatoie” per non far scattare tale limitazione. A quanto pare, la situazione è più complessa del previsto. Infatti, come affermato da Bryan Del Rizzo, director of global PR di GeForce, la tecnologia anti-crypto non è solo implementata dei driver, ma comprende anche la GPU stessa ed il BIOS. Questo consente di abilitarla non solo, ad esempio, in Windows, ma anche in Linux, sistema operativo utilizzato dai miner “professionisti”, e quindi non sarà possibile aggirarla facilmente. Inoltre, stando al noto leaker @kopite7kimi, che già in passato aveva rivelato le specifiche delle schede grafiche Ampere prima della loro presentazione ufficiale, sembra che Jensen Huang (CEO di NVIDIA) abbia intenzione di iniziare una guerra contro i miner, almeno per quanto riguarda l’ambito consumer (GeForce) e questa tecnologia potrebbe essere implementata anche in futuri prodotti dell’azienda, nonché in modelli aggiornati delle schede attuali.[…] LEGGI ARTICOLO COMPLETO Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Share on Pinterest Share Share on LinkedIn Share