Gli NFT non sono così sicuri come pensate Computer by Spiderluca - 22 Marzo 202122 Marzo 20210 Il fenomeno degli NFT, acronimo di Non Fungible Token, è ormai in ascesa. Già nel corso delle ultime settimane vi abbiamo parlato della vendita del primo Tweet della storia e della nota GIF “Nyan Cat”, oltre che di una speciale variante delle Pringles. Tuttavia, il loro impiego lascia anche spazio ad eventuali furti da parte di malintenzionati. Infatti, come riferito da MalwareBytes sul suo blog, la manutenzione del registro digitale per tenere traccia di chi possiede un’opera d’arte digitale viene eseguita utilizzando la tecnologia blockchain, che rende quasi impossibile falsificare i record. Le copie della blockchain sono conservate su migliaia di computer e suo elemento è collegato crittograficamente a ogni elemento che viene dopo di esso. A differenza dei Bitcoin, ogni NFT è unico e può contenere dettagli come l’identità del suo proprietario o altri metadati, oltre a “contratti intelligenti” che memorizzano il codice invece dei dati in una blockchain e vengono eseguiti quando vengono soddisfatte particolari condizioni. Ad esempio, un contratto intelligente NFT potrebbe fornire a un artista una percentuale delle vendite future del proprio lavoro. Anche se la stessa tecnologia blockchain è sicura, le applicazioni che sono costruite su di essa o attorno ad essa, come siti web o contratti intelligenti, non ereditano quella sicurezza e questo potrebbe causare alcuni problemi. […] Leggi articolo completo Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Share on Pinterest Share Share on LinkedIn Share