Novità 2021: Assegno Unico per Figli…come funziona Consigli utili by Spiderluca - 29 Aprile 202129 Aprile 20210 L’assegno unico per i figli under 21 dal valore massimo di 250 euro è pronto a partire come previsto dal 1 luglio di quest’anno. Il disegno di legge neo approvato in Senato, vuole semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’introduzione di un sussidio vero e proprio, che sia chiaro, universale e semplice da ottenere. Ecco in breve come funzionerà e chi potrà averlo. Come funziona / A chi spetta Pensato principalmente per favorire le natalità, sostenere i genitori e promuovere l’occupazione, questo nuovo strumento di sostegno assorbirà e sostituirà molti degli interventi ad oggi già esistenti……. MA sarà rivolto ad una platea maggiore di beneficiari. L’assegno unico sarà calcolato in base all’ISEE e verrà erogato con cadenza mensile a partire dal prossimo 1° luglio 2021 per ciascun figlio con età compresa tra 0 e fino a 21 anni di età. Sarà quindi destinato a tutte le famiglie, inclusi quindi i lavoratori autonomi che solitamente sono esclusi da qualsiasi “aiuto” ed iniziativa Statale in tal senso. Potranno riceve il nuovo sostegno unico i nuclei familiari composti da: lavoratori subordinati;lavoratori autonomi;già percettori di misure di sostegno al reddito. Inoltre, verrà ripartito in pari misura tra i genitori o assegnato a chi esercita la responsabilità genitoriale. Tra i requisiti rientrano sicuramente quelli di cittadinanza, residenza e soggiorno. Chi richiederà l’assegno dovrà quindi : essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Ue in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale;essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;essere residente e domiciliato in Italia con i figli a carico per la durata del beneficio;essere stato o essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi;essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno biennale. Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Share on Pinterest Share Share on LinkedIn Share